giovedì 15 ottobre 2015

Flight Simulator Contest Milano Marittima 2015

Contest Milano Marittima 2015
La sudata prospettiva di un'equipaggio

Transponder? In ALT
Faro di atterraggio? ON
Tempo di decollo? AnnotatoPronto per il Rock and Roll socio? Facciamolo...

Motori a tutta canna, velocita`80 nodi... Rotazione... Rateo di salita positivo, su il carrello!


Inizia cosi`l'avventura dell'equipaggio di PVI Torino al contest di Milano Marittima del 2015, una partecipazione che ci ha visto impegnati in due prove tanto divertenti quanto impegnative.

PROVA VFR

Ore 9.30, dopo una saziante colazione vengono radunati tutti gli equipaggi per un rapido briefing sulla tratta da percorrere. Veniamo forniti di Flight Log e un modello di piano di volo ICAO da riconsegnare compilato all'organizzazione.

La tratta ci porta da Alghero (LIEA) a Tortoli` (LIET) percorrendo una rotta che comprende una decina di punti di riporto lungo i quali verremo giudicati per il corretto rispetto dei tempi stimati di sorvolo. Ci sediamo sul nostro tavolino di pianificazione, stendiamo la carta VFR e cominciamo a cercarci tutte le localita`, calcolando con il fidato regolo E6B i tempi di percorrenza delle spezzate e i consumi di combustibile lungo tutta la navigazione.
Consegnato il piano di volo ICAO, raduniamo tutti i fogli, foglietti e statuine portafortuna.
Un respiro profondo per fare mente locale e ci sediamo in cockpit.
Cominciamo il nostro collaudato rito di checklist e controlli per verificare la perfetta efficienza del nostro Baron 58. Appurato cio` non resta che portarci al punto attesa dove, a seguito della prova motore ci allineiamo e viaaa!

Ci segniamo il tempo di decollo e comunichiamo a Roma Informazioni lo stimato sul primo reporting point, sara`infatti il controllore a valutare l'aderenza della rotta pianificata e relativi tempi effettivi.

Lo scenario e`mozzafiato, sui computer dei concorrenti accanto a noi. Il nostro macinacaffe`di PC fatica a generarci lo scenario rendendoci la navigazione in VFR alquanto difficile. Decidiamo di verificare la precisione dei nostri punti di riporto facendo fix con i VOR e DME. 
Mentre siamo in rotta per SINISCOLA sul nostro dispositivo “ACARS”di bordo (non sapevate che i Baron 58 ne erano dotati,eh? ) esce dalla stampante un comunicato.
Un C172 ha effettuato un atterraggio forzato nei nostri paraggi. Le unita`di terra non sono ancora riusciti a localizzarlo esattamente ed e`nostro compito, con alcuni indizi forniteci dall'ultima comunicazione effettuata dal velivolo, aiutarli.

Anche se la cosa ci lascia un po' spiazzati, ci coordiniamo con Roma Info per ottenere una finestra temporale di una ventina di minuti che ci consenta di manovrare alla ricerca del velivolo disperso.
Scendiamo a circa 1000ft ground e cominciamo a scansionare a destra e sinistra con poca tecnica ma molta voglia di fare!
Procediamo seguendo il profilo della costa ma nonostante i nostri migliori sforzi allo scadere dei venti minuti le ricerche sono ancora in alto mare. 
Dobbiamo proseguire per Tortoli`,augurandoci che il malaugurato equipaggio venga localizzato al piu`presto, solo speriamo non dagli altri concorrenti ;-)

Arrivati nei pressi di Tortoli`veniamo posti davanti ad un'altra sfida, lo scenario ha completamente coperto l'aeroporto e nonostante ci troviamo sulla verticale dello stesso ci risulta completamente invisibile.
Uhhmmm come risolvere? Il controllore ci propone una procedura GCA (Ground Controlled Approach) in pratica,tramite il radar, ci fornira`vettori in termini di prue e quote da mantanere fino ad allinearci con la pista.
Tentiamo! Seguiamo accuratamente ogni suo ordine e all'approssimarsi del terreno richiamiamo e poggiamo sul campo.
Osserveremo poi sul radar, al termine della missione, di essere atterrati una quindicina di metri piu`a destra della pista. 

Non potendo fare altrimenti,ci siamo dovuti accontentare anche se non ci soddisfa neanche lontanamente essere dovuti scendere a questo compromesso.
Chiudiamo tutto e ringraziamo il decano giudice Luigi Cattadori per averci seguito e monitorato attentamente!


PROVA IFR

La seconda prova ci vede alla conduzione sempre del nostro fidato Baron 58, ma questa volta stiamo viaggiando con a bordo il nostro datore di lavoro 
Il facoltoso imprenditore bergamasco, che ci paga gli stipendi, ha la necessita`di volare alla volta di Monaco per sbrigare degli affari e poi concedersi alle bionde (e`rimasto molto ambiguo in merito, per tutta la tratta non abbiamo capito a quale tipologia si riferisse ;-) ).
Puntiamo all'aeroporto di aviazione generale della citta`di Monaco, Oberpfaffenhofen (EDMO). Come potete intuire, il nome impronunciabile ci ha creato non poche difficolta` piu`tardi nel chiedere la Clearence IFR!
Osserviamo velocemente il METAR e notiamo che le condizioni non sono delle migliori, 800m di visibilita`e ceiling molto basso. Facendo una analisi incrociata basata sopratutto sulle condizioni meteorologiche scegliamo LOWI (Innsbruck) e Friedrichshafen come alternati.

Si sale in cockpit, altro giro altra giostra.
Click click click, frullio di interruttori, sgranamento di manopole sulla radio e in men che non si dica siamo in testata pista pronti per la partenza.
Full power e siamo per aria.

Punto di ingresso in aerovia CANNE e poi seguendo la Z651 per ZUE VOR. Da li`Z601 fino al VOR di KPT.

Mentre siamo livellati a FL130 cominciamo a sentire su Munich Radar da altri aeroplani che si stanno dirigendo nel nostro stesso aeroporto che EDMO e`chiuso per nebbia.
Dannazione! E adesso?
Ci giriamo verso il nostro Boss, proponendogli una diversione ad Innsbruck (tralaltro in parte scelto dall'equipaggio per toglierci lo sfizio personale di scendere su uno degli avvicinamenti strumentali piu`interessanti in tutta europa).
Non ne vuole sentire, le austriache non gli piacciono (ma si sta`sempre referendo a quelle bionde..??)
Uhmm, Friedrichshafen e`troppo distante. Apriamo la carta e vediamo cosa possiamo offrirgli.
Ah ecco! EDMA, Augsberg a soli 60km da Monaco, chissa`se dovremo pagargli il taxi!

Approvata la nuova destinazione ci mettiamo al lavoro per trovare la migliore soluzione per l'avvicinamento.
Aspetta un'attimo, apriamo i NOTAM e cavoli! L'ILS e`fuori uso....
Resta una NDB per pista 25, ok non abbiamo molte alternative, vada per lei!

Cominciamo la discesa valutando attentamente la meteo per verificare di essere all'interno delle minime, sembrerebbe di si.

Arrivati sul VOR di Maisach seguiamo una radiale in uscita fino a 13 miglia e poi una virata di procedura a sinistra per intercettare il QDM 246 della pista di Augsberg.

Ok, fino ad adesso tutto bene. Impostiamo la discesa finale con solo dei barlumi di luce davanti a noi. Non possiamo essere certi che sia la pista.
La Decision Height e`fissata a 600 piedi ground sul radar altimetro. Ormai non manca molto, checklist di atterraggio: Flap estratti, Carrello tre luci verdi, Autopilota spento, Clearance ricevuta.

100 piedi prima della minima cominciamo a vedere distintamente le luci dell'ALS e il comandante prende la decisione di continuare l'avvicinamento.

Ottima scelta! Siamo stabilizzati e quello che segue e`un atterraggio ineccepibile.
Arriviamo al parcheggio, chiudiamo il piano di volo e fiuuuuuu.
Anche per oggi ci siamo ampiamente guadagnati il nostro stipendio e forse una se non un paio di queste famigerate bionde!

Scritto dall'equipaggio I-GIVA
Pilot Flying Giuliano Valieri
Pilot Not Flying James Parker

martedì 9 giugno 2015

Alessandria AIR Festival 2015


Sabato 6 e Domenica 7 ho avuto il piacere di partecipare, portando il simulatore di volo della sede Torinese di Piloti Virtuali Italiani, all' Alessandria AIR Festival.

Sabato 6

La giornata di Sabato comincia con le operazioni di trasporto e montaggio del simulatore all'interno dell' Hangar 3 di LILA.

Una volta ultimata l'installazione e lanciato il software siamo pronti e possiamo prenderci un paio di minuti a curiosare lungo la Flight Line per goderci l'arrivo del Technoavia SM-92T Turbo-Finist.
Questo aereo proviene da LILM, Casale Monferrato e viene utilizzato da AREA 47 Delta per i lanci con il paracadute.


Vicino all'hangar dove siamo ospitati viene esposto uno Sportcruiser.


E cominciano ad arrivare i primi visitatori, dal cielo ovviamente..



Torniamo in Hangar e cominciamo la carrellata di voli sul simulatore.
Il nostro volo dimostrativo standard prevede:
-Spiegazione dei comandi del velivolo (Cloche, Manette e Pedali)
-Procedura di accensione dei due motori del Beechcraft Baron 58
-Spiegazione dei 6 strumenti di volo, degli strumenti di navigazione e del pannello radio.


In volo, facciamo volare un circuito di traffico intorno a LIMF  e nel tardo sottovento in genere decidiamo se A) far volare un ILS coprendo la visuale esterna  B) procedere per un full stop a Torino Aeritalia C) dimostrare cosa succede ad un velivolo bimotore in caso di piantata di uno dei motori.

La prossima generazione di Piloti cresce decisamente bene tralaltro...


Verso la sera di Sabato 6 la frenesia per l'imminente finale di Champions tra Juventus e Barcellona comincia ad aumentare. Ed insieme a lei anche il tasso alcolemico!





Chiudiamo le operazioni al simulatore verso le 19 e torniamo a casa a guardarci la partita!
Non prima di esserci fatti un breve giro in officina a vedere lo stato dei lavori sul I-LGET che sta`per ottenere un nuovo motore visto che il vecchio ha raggiunto la TBO.


Domenica 7



Verso le 9 siamo di nuovo in aeroporto pronti per un'altra giornata di AIR Festival.
Sopra la nostra testa, gia` di primissima mattina, cominciano a volteggiare i paracadutisti.


Il morale all'inizio e` un po' bassino vista la sconfitta di Berlino ma le acrobazie dei velivoli, i bassi passaggi del Robin DR-400 e i modellisti del Gruppo Aeromodellisti Biella cercano di portare un sorriso sulla faccia di tutti, naturalmente ci riescono!

Noi torniamo a far provare il simulatore di volo.



Mentre all'esterno Rudy Natale, rabbocca il Texan T6 Harvard pronto ad esibirsi sul cielo di Alessandria.


Ma il buon Rudy non ha portato solo questo splendido velivolo ma anche un CAP 231 per le manovre, diciamo un po' piu`spinte...


Io mi prendo un'attimo per ispezionare da vicino il magnifico SM-92T.


                                    E' presente anche il TRIAL dell'Ingegner Nando Groppo.

                                         

Dopo circa sessanta voli al simulatore nei due giorni, scende la sera e il Texan mette in moto per tornare a Milano. Noi ci godiamo il rombo del motore radiale, prima di smontare tutto e tornare anche noi a casa.

                                           

Ringraziamo il Presidente dell'Aeroclub Alessandria, Liberato Rosiello e tutto il suo staff per la cordiale ospitalita`all'interno della loro manifestazione.
Alla Prossima!


domenica 3 maggio 2015

Visita alle Gallerie del vento di Onera

Visita alle Gallerie del vento di Onera
Modane,Francia.



Venerdi 24 Aprile 2015

In questa data ho avuto il piacere di partecipare ad una visita guidata, organizzata dai distaccamenti Francesi ed Italiani della Institution of Mechanical Engineers.
Partenza da Torino alle 9, breve tappa a Torino Porta Susa a recuperare I soci italiani dell'istituzione e subito dopo inserimento in autostrada in direzione Modane.

Il primo colpo d'occhio all'arrivo e` impressionante, incastonata in una valle relativamente ampia e occupandola per intero, hanno sede le tre gallerie del vento della Onera.



Dopo pranzo l'incontro con il gruppo francese e` nel parcheggio dell'ingresso.
Ci accoglie, Jean-Philippe, un simpatico e disponibile ingegnere francese, che ci guidera` attraverso il vasto complesso di edifici, laboratori e infrastrutture che compongono questo sito.


E' il nome della prima galleria del vento che visiteremo oggi.
La sua storia e` interessante, inizialmente venne commissionata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Doveva essere costruita ad Oetzal ,in Austria, ma venne poi acquisito come bottino di guerra dai francesi che la spostarono via treno a Modane alla fine del conflitto.



E` una galleria del vento subsonica con un range di velocita` variabili tra Mach 0.05 e Mach 1.

Cosa molto interessante e` che a mettere il tutto in moto e` solamente la forza dell'acqua, a qualche centinaio di metri piu` in alto del sito di Modane e` infatti presente una diga al Plan d'Amont.
L'acqua scende per gravita` lungo il dorso di una adiacente montagna fino a giungere in due piscine sotterranee che alimentano due turbine Pelton, da qui si genera un moto rotativo che agisce su due alberi controrotanti collegate ad altrettante ventole.
88KW e` esattamente la potenza massima che puo` azionare questo circuito aerodinamico, il quale flusso e` incanalato in giganteschi condotti di quasi 20 metri di diametro.

All'interno del edificio con una pianta che google mi suggerisce sia "a croce latina" si trovano le tre camere di prova che si possono interscambiare attraverso un sistema di binari.
Eh gia` perche` preparare uno degli esperimenti e` un lavoro lungo e molto complesso su cui lavorano centinaia di tecnici.
Mentre eravamo in visita noi gli operai stavano appunto riconfigurando la sezione interna di una camera di prova in vista di un futuro esperimento top secret!
Dopo averci fatto vedere l'interno delle camere di prova, Jean-Philippe ci guida verso la "sala regia" di tutta l'operazione.

 

Da qua` Terabyte di dati, provenienti da centinaia di sensori applicati al soggetto sotto sperimentazione, sono proposti su una decina di display in modo da raccogliere tutte le informazioni sul comportamento aerodinamico del soggetto.
Curiosamente, ci racconta il nostro ingegnere, nella galleria hanno anche effettuato esperimenti su sedili di seggovie aperte, caselli autostradali e anche wingsuits e barche a vela.

Il grosso del lavoro viene pero` da compagnie operanti nel settore Aeronautico e Aerospaziale.
Tutta l'aerodinamica della famiglia Airbus e` stata attentamente studiata in questa stessa galleria del vento, ma anche molte compagnie missilistiche e spaziali Nordamericane hanno fatto esperimenti a Modane.

Dalla Control Room siamo guidati all'interno degli enormi condotti del circuito aerodinamico fino ad arrivare al convergente presente pochi metri prima della camera di test.


La seconda galleria del vento di Modane e` capace di sviluppare velocita` tra i Mach 0.1 fino a Mach 3.1, spaziando percio` nel regime subsonico-transonico-supersonico.

Il funzionamento di questa galleria e` estremamente piu` complessa, alla base pero` utilizza comunque turbine propulse dall'acqua proveniente dalla sovracitata diga.
S2MA ha in piu` ha a sua disposizione un vasto impianto di accumulatori di pressioni o vuoto gestibili da una apposita sala di comando.
Oltretutto la geometria della test chamber e` variabile a seconda della velocita` del flusso che si voglia ottenere.


La terza galleria opera nel range tra il subsonico e le basse fasce delle velocita` ipersoniche.
Opera con un sistema di aria pressurizzata da un lato aspirata da un vuoto sul lato opposto.


Da questa galleria passa il massimo della tecnologia in ambito aerospaziale e missilistico.

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Nel complesso una interessante giornata spesa nel luogo dove il top della sperimentazione aeronautica viene sviluppata e studiata.
La vastezza del sito e la complessita` del loro lavoro mi ha veramente fatto apprezzare il fatto che nel settore aeronautico ogni minimo,apparentemente insignificante dettaglio e` frutto invece del lavoro,magari di una vita, di centinaia di persone.





martedì 21 aprile 2015

Autogestione Galfer 2015

Autogestione Galfer 2015
Laboratorio di Aviazione e Simulazione


L'idea:

"Hey! PVI Torino, avreste voglia di aiutarci a mettere su` un laboratorio di aviazione e simulazione durante l'autogestione studentesca del Liceo Galileo Ferraris di Torino?"
Comincia cosi` questa manifestazione, con l'invito da parte di Gabriele Marrè Brunenghi, studente della scuola e membro della Sorveglianza Aerea Territoriale della Protezione Civile.

La risposta:

"Hmm, si! Dobbiamo rispolverare il simulatore, fermo da un paio di mesi, mettere in moto la macchina organizzativa, un po' ingrippata, ma per il resto direi proprio che si possa fare!"

Il colpo di scena:

"Hey Ric! Mi hanno chiamato dal Liceo Galileo Ferraris e vorrebbero che ci organizzassimo per portare L'Icarus alla loro scuola, che ne dici?"

"Ehmm, James il simulatore e` un po' a pezzi al momento. Lo stiamo revisionando per un restyling da approntare nei prossimi mesi. La scheda matrox ce l'ha Roberto sul suo sim del 737, dubito che si riesca a preparare tutto in meno di una settimana.."

Oops, adesso che si fa`?

Dopo una breve riunione in officina, si decide di approntare un simulatore da banco equipaggiato con consolle Elite e strumentazione clonata su due monitor da 19.

A meta` dell'opera il simulatore si presenta cosi`:

Il mercoledi`, con l'aiuto delle forzute braccia di mio fratello Paolo, partiamo in direzione della scuola per montare il tutto.
Scopriamo che l'aula e` dotata di Lavagna Interattiva Multimediale, LIM in breve, che decidiamo rapresentera` la visuale esterna molto meglio di quanto possa fare il nostro monitor da 32 pollici.






Ora siamo veramente pronti per il Rock n' Roll dei prossimi due giorni.




Le giornate di autogestione, del resto siamo in una scuola, cominciano con l'appello a cui nessuno dei nostro amici studenti puo` sottrarsi, nemmeno se e` impegnato a spararsi un ILS con 1km di visibilita` sul nostro simulatore :-), vaglielo a spiegare alle professoresse...






Alle ore 8:10 parte il primo laboratorio.
Gabriele fa` una eccellente spiegazione sulle superfici di controllo di un velivolo e l'effetto dei comandi intorno ai tre assi di liberta`. Cerchiamo di esporre tutto nella maniera piu` interattiva e di facile comprensione possibile. Vediamo sulla faccia degli studenti che comunque i concetti stanno passando e ci fa` sempre piacere riuscire a trasmettere una forma di didattica magari molto tecnica, ad una platea ricettiva e incuriosita.

Gabriele mi passa la palla e comincio una rapida esposizione sui tre gruppi di strumenti principali: gli strumenti di volo, gli strumenti motore e gli strumenti di navigazione. In piu` aggiungo due cose sulle funzionalita` del pannello radio e trovo che molti studenti sono decisamente curiosi in particolar modo dalla tecnologia dei radar di sorveglianza sia primari che secondari.
Poi comincia la giostra dei brevi voli di prova da Torino Caselle, LIMF per gli amici, che facciamo fare al maggior numero di persone possibili, purtroppo constato che la formula magica per far volare tutti tutti non la abbiamo scoperta nemmeno questa volta.

Il volo standard di esposizione di PVI Torino comprende l'accensione dell'aeroplano, la corsa di decollo, "pulizia" una volta in volo del velivolo, virata in controbase e poi in sottovento facendo mettere ai ragazzi i corretti parametri motore in termini di manetta (24" di MAP), passo dell'elica(2500giri,sincronizzati) e per quanto possibile miscela.
In sottovento si decide se proseguire il circuto a Caselle o dirigere verso Aeritalia.
Personalmente mi diverte moltissimo coprire la visuale esterna con una cartina e far scoprire ai ragazzi l'arte oscura dell'avvicinamento in strumentale tramite l'uso dell'ILS.


Nel frattempo alle nostre spalle, le postazioni allestite da Gabriele, Gilberto, Fabrizio e Francesco continuano a far apprezzare ai ragazzi altre forme di volo.
Abbiamo una postazione per il volo su elicottero, uno per il volo su piattaforma X-Plane e una per il volo militare.



In definitiva una due giorni molto stimolante!
41 voli sul nostro simulatore, quindi altrettanti giovani ragazzi, ma anche ragazze! che forse hanno scoperto un mondo che e` molto stimolante, impegnativo e formativo.
Un piccolo universo, quello del volo,  nel quale e` necessario studiare, applicarsi ed essere appassionati ed aperti, onesti con se stessi e con gli altri.
Dove i risultati sono raramente resi pubblici e sotto gli occhi di tutti, dove la ricompensa economica non e` il primo fattore, ma nel quale le soddisfazioni sono intime e personali: un'atterraggio riuscito bene, il passaggio su un punto di riferimento spaccatamente all'orario che ti eri programmato, un pilota istruttore che ti stima per come sai porti verso te stesso e con gli altri piloti
Se lo vorranno questi ragazzi saranno sicuramente accolti calorosamente nelle nostre file!
A presto,
James Parker


EDIT.
Potete leggere questo articolo anche sul sito di Piloti Virtuali Italiani
http://www.pvi.it/pvi-torino-nelle-scuole/

domenica 27 giugno 2010

Comina Air Show

AVE!

Nella giornata di ieri mi sono recato(500 km di autostrada e 4 ore di macchina) all'airshow della comina al cui comitato organizzatore và la mia stima per l'ottima manifestazione che hanno saputo mettere in piedi.
A voi le foto

Spitfire
Queste le ho fatte presto la mattina(7:30) mentre l'airshow doveva ancora cominciare
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B-25
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Avenger
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Beech 18s
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Junkers 52
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"Dakota" DC3
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Fiat G59
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Aermacchi SF260
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Lo spettacolo è stato davvero unico,ha aperto la manifestazione l'HH3F che nonostante le 10 tonnellate di peso non ha rinunciato ad un paio di meravigliose virate sofgate.
Dopo l'HH3F è arrivata la Pattuglia Acrobatica Nazionale più conosciuta come frecce tricolori,purtroppo la vicinanza con la città di Pordenone non ha permesso ai 9 temerari piloti di instaurare lo show completo ma le "poche" manovre compiute hanno saputo coinvolgere il pubblico il quale al momento della classica virata con i fumi tricolori e il sottofondo musicale di Puccini ha saputo dimostrare tutto il proprio apprezzamento per questa straordinaria pattuglia.
A seguirli il C-27J Spartan ben noto velivolo da trasporto militare erede del G.222 pilotato dagli aviatori del nucleo sperimentale volo che ha dimostrato fino al limite il "Flight Envelope" di questa straordinaria macchina portandola anche al caratteristico tonneau.
Altra dimostrazione degna di nota è stata quella del famosissimo restauratore e pilota di aeroplani Giancarlo Zanardo che con i suoi Tiger Moth e il fokker dr.I ha inscenato sul campo della Comina una battaglia aerea tratta dalla prima guerra mondiale con tanto di suoni ed effetti speciali.
Francesco Fornabaio con il suo Extra 300s
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Interessante anche il simulatore del MB339 dell'Aeronatuica Militare
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B-25 e DC3 in volo
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In definitiva una ottima manifestazione con un lungimirante comitato organizzatore, la mia speranza è che non fosse un evento solo per il centenario della Comina ma che diventi un Airshow vero e proprio che possa crescere come partecipazione e come esibitori negli anni a venire.

Stay Tuned!
James Parker